Ed eccomi qua, finalmente, a recensire il secondo strepitoso capitolo della saga Starship scritta dal "pluridecorato" Mike Resnick.
Wilson Cole, dopo le vicende narrate nel primo romanzo della serie (Gli ammutinati dell'astronave, Urania n.1579), si ritrova a rivestire un ruolo, inaspettatamente complesso, come quello del pirata.
Una scelta, un po' azzardata, che lo porterà a vivere una serie di
avventure, a bordo dell'astronave Teddy R., in compagnia del suo bizzarro e fedele equipaggio.
Durante la lettura si viene colpiti dalla lucidità con la quale l'autore porta avanti la narrazione, senza mai perdere di vista l'obiettivo principale del sano divertimento.
Come nel precedente capitolo, siamo di fronte a una "Space Opera" leggera, anzi leggerissima, scritta con uno stile asciutto, diretto e ricco di dialoghi a dir poco strepitosi.
La cura nell'approfondimento psicologico dei personaggi, anche in funzione del loro interagire, è assolutamente pregevole. Su tutti spicca il protagonista Wilson Cole, sempre più autentico, imprevedibile e in continua evoluzione.
In definitiva, risalire a bordo della Teddy R. e ritrovare certe vecchie conoscenze è stato a dir poco emozionante. Davvero niente male per un romanzo dalle poche pretese.
In attesa del terzo capitolo, ampiamente introdotto nelle pagine finali del romanzo, non posso che augurarvi una buona e sana lettura.
EDIZIONE ITALIANA
- I pirati e l'astronave, collana Urania n.1591 (febbraio 2013), Arnoldo Mondadori editore.