venerdì 25 ottobre 2013

Dragonero n.5 - Il raduno degli scout

Soggetto e sceneggiatura : Stefano Vietti
Disegni : Gianluca Pagliarani
Copertina : Giuseppe Matteoni


Devo dirlo : il fantasy non è tra i miei generi fumettistici/letterari/cinematografici preferiti.
Se da una parte ne sono sempre stato un po' attratto, dall'altra non posso nascondere di averlo trovato alla lunga sempre un po'...noiosetto, pur non disprezzando scrittori come George R. Martin.
Il lancio di “Dragonero”, quindi, non mi fece sobbalzare sulla sedia nonostante apprezzassi i due ideatori/sceneggiatori Stefano Vietti e Luca Enoch.
Tuttavia, si sa : alla Bonelli fanno le cose per bene e così, pur non amando il genere, decisi di provare a seguire la serie con quella tipica curiosità che accompagna qualsiasi cosa esca da “Via Buonarroti”.
Ed eccomi qui, dopo qualche mese, assolutamente non pentito della mia decisione e anzi pronto a recensire l'ultimo numero presente ancora in edicola.
Dopo una prima saga, durata ben quattro albi, ecco arrivare un episodio che definirei atipico, con uno Stefano Vietti deciso a rallentare bruscamente il ritmo narrativo a cui ci si era abituati dando sfogo a un urgente bisogno di fare il punto della situazione, lanciando nello stesso tempo un' infinità di accenni a future sotto trame.
La sinossi è semplicissima : Ian (Dragonero, il protagonista), Gmor e Sera (i due comprimari), durante un periodo di riposo dalla loro ultima missione, partono per il raduno annuale degli scout (veri e propri informatori dell'impero).
L'idea di un “meeting” annuale viene usato da Vietti come strumento per introdurre nuovi personaggi, aggiungere complessità al protagonista e per gettare sopratutto luce sul vero e proprio concetto di “scout”, fondamentale per l'economia della serie.
L'idea, molto originale, non fa che mettere in evidenza l'enorme lavoro di realizzazione di un universo narrativo immenso e talmente ben congegnato dal quale è veramente difficile non venirne catturati.
Interessante poi notare come l'autore riesca a divertirsi nel disseminare l'albo di indizi sui futuri sviluppi narrativi della serie senza dimenticarsi di aggiungere ulteriori tasselli alla psicologia del protagonista, che appare al lettore sempre più confuso e tormentato.
Purtroppo, però, la totale assenza di azione e sopratutto di un vero e proprio intreccio trasmettono una sgradevole sensazione di inconsistenza che dopo metà albo si trasforma in assoluta noia, spingendo il lettore quasi a esultare quando nell'ultima pagina viene annunciata una nuova vera missione per il protagonista e i suoi due “pards”.
In definitiva un vero peccato.
A supportare Vietti, in questa dunque non proprio ben riuscita prova, troviamo i disegni di un fantasmagorico Gianluca Pagliarani le cui tavole, dettagliate e dalla qualità costante, accompagnano il lettore per tutta la durata del tempo senza mai deludere.


Memorabile la copertina di Giuseppe Matteoni.

Dragonero
serie mensile - Sergio Bonelli Editore
98 pp, b/n, brossura
€ 3,30

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