giovedì 13 dicembre 2012

I senza-tempo, Alessandro Forlani



Di fantascienza ne "I Senza-Tempo" di Alessandro Forlani ce n'è ben poca, diciamocelo
chiaramente.
Qui siamo di fronte ad un opera principalmente horror, ma attenzione : non fatevi ingannare dalle convenzionali etichette e dai luoghi comuni che esse generano.
Il romanzo del giovane scrittore pesarese merita rispetto!
Monostatos è un negromante, un rappresentante del male in terra. Praticamente un “Senza-Tempo”, risvegliatosi da un lungo sonno e costretto a cibarsi di giovane carne umana per ricostituirsi completamente e tornare all'antica forma fisica.
Nelle prime pagine del libro la sua fame insaziabile lo porta a decimare un'intera scuola elementare.
Alcuni superstiti di quel terribile giorno rimangono segnati a vita da tale esperienza che, tuttavia, non rappresenterà l'unica occasione d'incontro con l'entità malefica.
Dopo questi brevi accenni alla trama, qualcuno starà storcendo il naso pensando ad un bizzarro incrocio tra il blockbuster “La mummia” (USA 1999) ed il capolavoro “It” del maestro Stephen King.
A chi vede Monostatos come una copia sbiadita del famoso Imhotep di hollywoodiana memoria posso solamente dire di essere assolutamente fuori strada.
I senza-tempo di Forlani è un'opera originalissima, scritta con uno stile che magari può non piacere da subito ma che  via via si scopre essere incredibilmente flessibile.
Il romanzo, come già segnalato, è breve. Anzi, brevissimo.
Il linguaggio è crudo, diretto e spietato come un pugno nello stomaco e certe immagini e sensazioni trasmesse risultano essere tanto sconvolgenti quanto cristalline.
Gli amanti dello splatter avranno di che gioire durante la lettura ma "I Senza-Tempo" rappresenta molto di più.
I negromanti, infatti, sono la metafora dei vecchi della nostra società che divorano i giovani,  lasciandoli senza vita e speranza. Una metafora forte, attuale e che rappresenta il vero cuore pulsante della narrazione.
 L'opera di Forlani è sicuramente figlia dei nostri tempi e la sua forte componente di denuncia sociale, nascosta tra le sue righe, non può che donargli spessore.
Una volta finita la lettura si ha l'impressione che l'autore ci abbia tirato su di peso dal nostro divano urlandoci in faccia la dura verità : i senza-tempo sono tra noi, dappertutto. Altro che!

Il romanzo, pubblicato il mese scorso da Urania (n.1588), è accompagnato in questa edizione da cinque altre brevi perle dello stesso autore. Si segnala la presenza nello stesso volume del racconto  “Lo Scambiatore” (premio Stella Doppia) di Marco Migliori e “Suburbi@ Drive” di Dario Tonani.

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